Ore 4.45 del mattino.
La voglia di scrivere, anche di getto, prende il sopravvento sulla razionalità e sui pensieri.
I pensieri… diamine, sono sempre stati il mio tallone di Achille! Eh sì: ogni volta che ho pensato qualcosa, si è sempre insediato nella mia mente come un tarlo difficile da estirpare.
Ne succedono tante, di cose. Dalla più bella alla più brutta…eppure, quello che cambia è la consapevolezza con cui quel pensiero viene affrontato e vissuto.
Ogni singola lacrima può far paura per quanto possa essere devastante, così come ogni abbraccio, ogni bacio o carezza.
Curioso, pensavo, di come una singola lacrima possa essere uno tsunami emotivo e devastare ogni cosa.
Che importanza diamo a questi piccoli gesti? E ai nostri pensieri?
Forse il mondo attorno a me è davvero troppo preso dalla frenesia, al punto da non saper più cosa significa “pensare” o chiedersi il significato di un piccolo gesto…
Ma che sarà mai, sono solo i miei pensieri delle 4.56…
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