Sangue

Ricordo il motivo per cui ho questo blocco. Avevo una flebo rimpinzata di sangue, questo era di un colore molto scuro, solitamente lo consideriamo rosso, ma in realtà, ha un colore completamente diverso, era nero, con sfumature blu e rosse, un mix così forte, che mi sembrava dell’amaro, che gorgoglia dentro di me. Che immagine divertente, e se quel amaro fosse in realtà del vin brúle? O del Campari? Bhe, sarei morta ubriaca, ma, si, mi distraeva dalla “morte dietro l’angolo” riferitami dall’intermista. Ora mi ritrovo con una ferita profonda tra gli occhi, sul naso. Sotto al cerotto, una ferita color vin brûlé mi dice: ‘Guardami! ho sanguinato come una matta ieri, e te mi hai venduta per un pacco di sigarette’. A volte ci ripenso, ripenso a come mi sono provocata la ferita e perché sia successo tutto ciò. Non è la miglior cosa che potesse capitarmi, arrivare ad essere colpita con il coperchio di una calcolatrice non era il mio obbiettivo giornaliero. Ciò che mi ha colpito, è l’insicurezza profonda di una persona estranea a me, una persona che, per un minimo di luce, ha dovuto scheggiare il mio bicchiere di Campari. Il colpo è stato fortemente significativo: il malessere incompreso e irrisolto di qualcuno si rivela attraverso episodi simili, che nessuno potrà mai capire, ma potrà intuire. Il sangue, il mio vin brûlé, ha iniziato a scorrere sul mio naso. Non riuscivo a sentirlo, non riuscivo a vederlo. Le attenzioni dagli altri estranei si intensificò a dismisura. L’ ho odiato, mi sono innervosita, uscendo dalla classe, accompagnata da una mia compagna curiosa.

- Al posto tuo mi sarei messa a piangere!-

Sospirando, ho risposto alla sua affermazione esordendo con un tragico: - Mi è capitato di peggio…-

Quel peggio mi ammazzava, il vin brûlé non era finito lì. Guardandomi allo specchio, ho visto questa linea rossa. 

'Guarda! Perdo Campari dal naso!'

Mi prenderete per pazza,

Come cazzo fai a chiamare il TUO sangue VIN BRÛLÉ o CAMPARI?!? Stai sanguinando, cazzo!

YAS

STAI PERDENDO CIÒ DI CUI HAI PIÙ BISOGNO!

Stop

Non devo pensarla così, il Campari me lo ricompro, me lo bevo, mi piace, piccante e amaro, con un colore così, caldo e sensuale. È la mia essenza, e se la perdo, la riottengo. Chiunque ha avuto modo di assaporarlo, maggiormente Ruzza, hahaha, ci ha fatto il bagno! Imbarazzandosi di ciò che doveva avere. Lo chiamo vin brûlé perché è caldo, ed è proprio l’ora di scaldarsi un pochettino :P