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Category: Life

Sarà una lunga notte

In questo momento SpaceHey è un magnifico passatempo nell'attesa dell'apertura delle liste di vaccinazione per la mia fascia d'età: smanetto con il blog e nel frattempo tengo d'occhio il sito della Regione Lazio pronta a fiondarmi come un falco sul primo hub disponibile. Smanetto e controllo, controllo e smanetto, e nel frattempo lascio che i miei ricordi volino e le mie mani battano sulla tastiera del pc...
Buon vecchio MySpaceHey, sai quanto tempo è passato dall'ultima volta che ti ho aperto? Sai quanto sia cambiata io in tutti questi anni? Sai quante gioie, quanti dolori, mi sono passati addosso senza poter scrivere qualche riga di conforto o di celebrazione tra i tuoi codici HTML?
L'ultima volta che ti ho aperto ero sposata. Era forse il 2008, eri con me da un paio di anni al massimo. Il mio ex mi obbligò a chiuderti, era geloso, mi levò anche l'accesso ad internet per un anno inserendo una password nel pc. Riuscii ad aggirare il blocco (sì stronzo, se mi leggi: proprio così. Un giorno ti dirò anche come.) e ricreai il mio MySpace con un altro nome, ma non era più la stessa cosa. Persi amici, persi messaggi, post, foto... un pezzo della mia vita se ne andò con il mio primo MySpace. Il secondo durò poco. Un po' perché era in atto la rivoluzione del sito, e non mi piaceva come lo stavano aggiornando, un po' perché, credo, ero ormai cambiata io. Mi rifugiai in un blog propriamente detto, Splinder, che chiuse nel 2011, con il nome di Xiuhcoatl. Poi quando Splinder chiuse i battenti finii su Iobloggo per altri anni, vi scrissi fino al 2014 o 2015 con sempre minore frequenza. Ormai ero preda di Facebook, e il mio blog finì prima abbandonato e poi cancellato.
Credo in fondo di non aver mai superato lo shock della tua perdita, buon vecchio MySpaceHey. Non era la stessa cosa, benché con Splinder mi trovassi benissimo. Ma tu sei stato il primo amore, il primo vero confidente virtuale: lì mi sentivo bella, intelligente, apprezzata, potevo parlare liberamente (o almeno pensavo... purtroppo avevo una spia dentro casa).

Un giorno racconterò un po' di cose...


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